JOB OFFER MARKET

Maria Luisa Costa
Giuliano Gemma
Valentina Gori
Alberto Olivieri
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Ma dove vado se parto?

Viaggio nel mondo dell’offerta di lavoro online,
mappe ed altre curiosità.

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Fisso o temporaneo, ideale o meno, lontano o vicino, il posto di lavoro è parte importante della nostra vita. Parafrasando lo Zalone nazionale, “quo vado?” ad un certo punto può diventare "la domanda", specialmente quando i nostri sogni possono avverarsi lontano dai luoghi e dalle persone a noi care.

Scenario

Il signor Rossi cerca lavoro e guarda fra le offerte online: esplora siti diversi, si indigna, s'impegna, si esalta e si avvilisce alla vista dei compensi, dubita, valuta. Solo alla fine realizza che l’incubo della valigia di cartone potrebbe materializzarsi.
Ma una mappa geografica dei lavori, tanto per orientarsi, no?
E quanto lontano dovrà spostarsi il signor Rossi, in base alle sue competenze?
E quale sarà la città più idonea?
Ci sono differenze o affinità fra una città e l’altra in base a ciò che il mercato del lavoro offre?
L’indagine proposta cerca di travare una risposta ad alcuni di questi interrogativi.

Cercando lavoro

Tipicamente la ricerca di lavoro online viene effettuata per attività e per località, ma spesso non viene offerto un servizio di mapping geografico delle possibilità lavorative.
Ma quali sono gli strumenti più utilizzati per cercare lavoro?
Un’indagine Censis ha mostrato che le strategie per cercare lavoro nei giovani fra i 25 e i 34 anni sembrano maggiormente focalizzate sull’utilizzo di risorse e competenze proprie. La rete delle conoscenze personali rimane il canale di ricerca principale mentre Internet resta il mezzo privilegiato dalla popolazione più giovane.
Come emerso in un recente convegno di Confindustria tenutosi a Firenze alla Stazione Leopolda il 12 giugno 2019 nell'ambito della manifestazione "Imprese nel futuro", nelle modalità di acquisizione delle risorse, in particolare per l’industria tecnologica, le aziende tendono a bypassare i normali canali di recruitment, inglobando direttamente le start-up funzionali ai propri progetti, aprendo nuovi scenari etici e sociali nel mercato del lavoro.
Il vice-presidente di Confindustria Firenze Enrico Bocci in un’intervista a noi rilasciata, ha confermato questa tendenza, evidenziando quanto sia fondamentale il ruolo di intermediazione di associazioni di categoria come Confindustria nel facilitare l’incontro fra domanda ed offerta di competenze. Da qui anche la necessità di una formazione utile, pratica e funzionale ai ritmi della produzione dell’Industria 4.0.
Anche Alessandro Sordi, cofounder di Nana Bianca, start-up del settore tecnologico, ha evidenziato l'assoluta necessità di canali rapidi ed efficaci di acquisizione delle risorse, esigenza che attualmente spinge le imprese verso l’acquisizione di realtà consolidate e start-up, più che allla ricerca nei tradizionali canali di hiring.

L'analisi

L’analisi delle offerte di lavoro on-line di uno dei maggiori siti specializzati, ha rivelato, oltre al classico spaccato italico Nord-Sud delle possibilità lavorative e della concentrazione economica, anche altre curiosità.
barchart

Distribuzione delle offerte di lavoro in Italia


Nel Bubble Chart seguente sono state rappresentate le 10 regioni con più alto numero di annunci di lavoro online.
Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e il Piemonte sono le regioni con maggior numero di offerte di lavoro pubblicate. Ingrandendo le varie regioni del grafico è possibile osservare la distribuzione degli annunci per provincia, per città ed, infine, per categoria di lavoro.
Milano, Torino, Bologna sono le top 3 provincie, invece, rientrano in alto della classifica le città di Milano, Roma, Torino e Bologna. Le categorie che presentano il più alto numero di annunci risultano invece, commerciale, che include agenti di vendita, commesse e addetti al volantinaggio, turismo e ristorazione, che include cuoco, cameriere e receptionist.

Distribuzione per regione, provincia e città lavoro di 32731 offerte di lavoro, raggruppate per categoria


Comparando la composizione numerica delle categorie e dei lavori offerti, sono emerse, accanto alle note similarità fra le maggiori città industrializzate, alcune curiosità.
Ad esempio Cagliari risulta più simile a Bologna e Genova piuttosto che alle sue vicine.
Oppure la somiglianza tra Reggio Calabria e Napoli.
Pisa risulta invece molto simile a Torino, Firenze e Trieste, fatto spiegabile dalla presenza sul territorio di eccellenze accademiche, tecnologiche ed industriali.

Similarità fra alcune città italiane per categoria lavorativa

myChart

Conclusioni

L’indagine sulla similarità fra le città italiane non si limita alla sola curiosità. Oltre ad essere uno strumento per comprendere meglio il tessuto economico italiano, si può rivelare utile per le decisioni che un lavoratore in procinto di spostarsi dovrà prendere. Inoltre può essere un indicatore importante per le nuove start-up, che potranno stabilire la propria rete produttiva nei luoghi più affini alle proprie attività. Può inoltre diventare strumento importante per orientare la formazione professionale laddove emerga, nel tempo, una richiesta di competenze specifica. Come inoltre emerso nel convegno menzionato, il mercato del lavoro si sta trasformando per andare incontro alle sfide della digitalizzazione e dell’Industria 4.0. Solo il 32% delle aziende italiane è pronto a questa sfida. Investire sulla formazione e comprendere in tempo reale i cambiamenti in atto è più che mai strategico e necessario per rimanere al passo e tenere finalmente il posto che il nostro Paese ricco di eccellenze merita.


Si ringraziano Daniele Stefanizzi per le sue fotografie.