Fare ricerca oggi

Un'analisi della ricerca italiana attraverso i dati di Scopus

Panoramica

Si può misurare la ricerca scientifica italiana oggi? È possibile orientarsi in un settore fatto di indici e misurazioni complessi, riforme e continue modifiche ministeriali?

Ogni anno, le diverse classifiche sulla qualità delle università internazionali mostrano dati contraddittori sulla salute degli atenei italiani. Se l'Italia ha una ricchezza qualitativa in molti settori disciplinari (18 università italiane nella top 100 per 36 discipline), la percezione comune di chi vive ogni giorno dall'interno il contesto accademico sembra essere diversa. I progressivi tagli ai finanziamenti convivono con un apparato burocratico soffocante che, soprattutto nell’ultimo decennio, ha costruito metriche di valutazione dei ricercatori sempre più dettagliate. Un sistema nel quale si pubblica sempre di più, i posti di lavoro stabile sono sempre di meno e i paletti amministrativi sembrano una continua corsa ad ostacoli.

“C’è un pilota nell’aereo scienza?”
“No.”
“L’aereo rischia di schiantarsi?”
“Sì, il rischio è reale.”

Con queste parole si apre La scienza malata, il caustico pamphlet del 2010 di Laurent Ségalat, genetista francese e direttore di ricerca al CNRS. Tra publish or perish e corsa ai finanziamenti, i ricercatori oggi sono sempre più risucchiati in una competizione che tende ad annientarli.

A partire da qui, abbiamo scelto come caso di studio il settore dell'informatica italiano per capire come è cambiato negli ultimi 15 anni, in un contesto in cui metriche come SJR, SNIP e citazioni convivono con attori di recente ingresso come l’ANVUR e l’ASN.

Abbiamo fatto una analisi quantitativa delle pubblicazioni italiane comparandole con quelle di altri paesi, e intervistato ricercatori e professori universitari. Molti di loro hanno scelto di restare anonimi: un primo sintomo dell'atmosfera di competitività che la burocrazia del merito ha innescato.
Che ne è, in tutto ciò, della qualità della ricerca scientifica?

dati



I database di ogni paese sono costituiti da pubblicazioni che rispettino le seguenti condizioni minime:
  1. almeno uno degli autori ha affiliazione presso una istituzione di quel paese;
  2. almeno uno dei campi dello Scopus subject area riporta il settore Computer Science.

2004-2017

analisi e statistiche

le migliori università italiane (2004-17)
quanto si pubblica?

L'Italia è uno dei paesi che lascia registrare un tasso di crescita più alto negli ultimi anni. Dal 2012, anno di introduzione dell'ASN, al 2017 il numero di pubblicazioni ha una crescita di quasi il 50%. Questo è naturalmente dovuto ad una crescita generale, registrata anche dagli altri paesi, e all'aumento del numero di ricercatori attivi. L'iperproduzione è, però, anche un effetto delle nuove riforme sul reclutamento universitario.



che cosa dicono le metriche?

Qui il trend negativo dell'Italia sui due principali indici (SJR e SNIP) è evidente. La suddivisione in tre coorti (la prima pre-ASN, le altre due post-ASN, suddivise secondo i periodi delle due tornate di abilitazione) rende visibile il fenomeno evidenziato prima: ad un aumento produttivo non segue un aumento 'qualitativo'. Tuttavia, in ogni possibile interpretazione di questo grafico, si deve tener conto della problematicità di indici così discontinui come SJR e SNIP che, per ogni rivista, possono variare molto di anno in anno.

il trend italiano sulle citazioni: siamo messi peggio di tutti

È forse il fenomeno più preoccupante tra quelli illustrati. L'andamento delle citazioni di lavori 'italiani', se confrontato con quello di altri paesi, è in netto calo. Non solo l'Italia decresce mentre gli altri tre paesi crescono, ma lo fa in maniera quasi drammatica.
Le citazioni sono un elemento importante per valutare la qualità di una ricerca scientifica. Costituiscono, infatti, uno dei valori soglia presi in considerazione dall'ASN.

pubblicazioni sempre più affollate

L'italia è il paese che, negli ultimi 5 anni, ha visto la crescita più ampia nel numero medio di autori per pubblicazione. Un'ipotesi: il sistema induce a creare team che aiutano a far crescere la propria bibliometria con minor sforzo. Un'altra ipotesi, altrettanto valida, è che la crescente multidisciplinarità favorisce la creazione di team sempre più ampi e variegati.

Interdisciplinarietà: quando l'informatica incontra altri saperi

Uno dei (pochi) aspetti positivi che emerge dalla nostra analisi è questo: l'informatica negli ultimi 15 anni è una disciplina che si è continuamente ibridata con altri saperi. Il grafico mostra le diverse Scopus Subject Area che più spesso compaiono in combinazione con Computer Science nelle pubblicazioni considerate. L'ingegneria è, per tutti i paesi, l'area associata con più frequenze a CS, anche per una evidente similarità disciplinare. Interessante, nelle pubblicazioni italiane, la forte presenza di temi appartenenti alla macro-categoria delle scienze sociali. In questo è pienamente visibile la crescita del settore della Data science, settore costitutivamente interdisciplinare.

quanto siamo internazionali?

Il grafico mostra un certo livello di isolamento dell'Italia: poco più della metà di paper con almeno un autore di affiliazione italiana ha tra autori ricercatori di affiliazione non-italiana. I motivi possono essere varii: i finanziamenti in diminuzione, di certo, non hanno aiutato ad espandere una rete internazionale di collaborazioni scientifiche.
Si può, poi, leggere questo grafico in coppia con quello precedente sul numero di autori medi per paper e ipotizzare che la maggior parte delle collaborazioni introdotte negli ultimi anni sono tra autori di affiliazione italiana e non internazionale.


l'internazionalizzazione delle collaborazioni

glossario

Per chi si avvicina per la prima volta al mondo della ricerca accademica il senso di spaesamento è forte: metriche complesse, indici astrusi, linguaggio burocratico. Abbiamo costruito, quindi, un glossario che permetta di conoscere tutti gli attori che compariranno nella nostra analisi.




L'ANVUR è un ente pubblico istituito nel 2006 ed è vigilato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR).
Tra le funzioni dell'ANVUR c'è quella di valutare l'idoneità dei ricercatori per svolgere ruoli di docenza universitaria tramite una procedura di abilitazione scientifica.
L'ASN è una procedura, introdotta nel 2012, di valutazione del corpo docente universitario ed è gestita dal MIUR attraverso le Commissioni nazionali di ognuno dei settori concorsuali. Per ognuna delle due fasce di docenza universitaria (professore associato, professore ordinario) l'ASN prevede il raggiungimento di alcuni valori metrici minimi: numero di citazioni, numero di pubblicazioni, h-index.
Finora ci sono state tre finestre temporali per l'abilitazione: 2012-13, 2016-18, 2018-20. Nella nostra analisi abbiamo tenuto conto delle prime due finestre come coorti per l'analisi dei nostri dati.
Scopus è un database, creato nel 2004 dall’editore Elsevier, di riassunti e citazioni di articoli e pubblicazioni scientifiche. Aggiornato periodicamente, offre circa 25000 articoli provenienti da più di 5000 editori internazionali e 435 milioni di pagine web a carattere scientifico. Il portale permette la visualizzazione diretta di abstract e articoli, ordinati per indici:

SNIP (Source-Normalized Impact per Paper): è un indicatore che rappresenta il numero di citazioni ricevute dagli articoli di una rivista per tre anni diviso per la potenziale citazione del campo scientifico della rivista.

SJR (Scimago Journal Rank): un indicatore che misura il grado di influenza scientifica delle riviste accademiche, sulla base del numero di citazioni ricevute e l'importanza o il prestigio delle riviste da cui tali citazioni provengono. Esso fornisce un'alternativa all'Impact Factor (indice sintetico che misura il numero medio di citazioni ricevute in un particolare anno da articoli pubblicati in una rivista scientifica nei due anni precedenti).

H-index: per quantificare la prolificità e l'impatto scientifico di un autore, basandosi sia sul numero delle pubblicazioni che sul numero di citazioni ricevute.