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Inaugurazione edizione 2017

 

 

Finisce oggi a pieni voti per 15 dei nostri studenti l’avventura dell’edizione 2016 del Master in Big Data.

Le tesi finali discusse oggi spaziavano dall’utilizzo di Facebook come supporto al marketing nel settore delle due ruote all’analisi delle performance dei punti vendita Lottomatica, passando per il mondo delle assicurazioni e quello delle turbine a gas.

Alla giornata, organizzata nell’aula Gerace del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, erano presenti anche le aziende partner, che hanno seguito i ragazzi durante gli stage e i docenti.

Nel pomeriggio anche la presentazione della classe dell’edizione 2017.

Ex studenti raccontano: perché ti sei iscritto al master?

Perché ti sei iscritto al master

In occasione dell'evento "Gli studenti raccontano. I migliori progetti del Master presentati alle aziende" abbiamo intervistato alcuni ex studenti dell'edizione 2016. Abbiamo chiesto a questi ragazzi di spiegarci il motivo che li ha spinti a iscriversi al master in Big Data dell'Università di Pisa per diventare data scientist. Le risposte che abbiamo ricevuto sono varie come i loro percorsi di formazione, dalla laureata in scienze della comunicazione che voleva aggiungere competenze più strong al proprio curriculum vitae al professionista che voleva specializzarsi nel settore in cui lavora da decenni.  

Perché iscriversi al master?

Perché iscriversi al master? Paolo Ferragina

Abbiamo chiesto a Paolo Ferragina, professore all'Università di Pisa e al Master in Big Data, perché secondo lui un laureato magistrale dovrebbe iscriversi al master. Ferragina ha parlato della centralità dei Big Data nel dibattito pubblico e delle possibilità lavorative: "L'argomento del master è molto importante in questo momento e c'è una grande attenzione anche da parte delle aziende. Attraverso il master i ragazzi potranno arricchire le loro competenze e diventare figure professionali più interessanti nel mondo del lavoro".

La rivoluzione dello scienziato dei dati

Presentazione master Internet Festival Dino Pedreschi

Intervistato durante Internet Festival 2016, Dino Pedreschi ha parlato dell'importanza della professione del data scientist e del master in Big Data, di cui è direttore. "Siamo in mezzo a una rivoluzione industriale, che come ogni rivoluzione distrugge lavori ma ne crea altri. Con i nostri dispositivi sempre connessi produciamo miriadi di informazioni, che qualcuno deve decifrare. Ecco perché oggi più che mai c'è bisogno dello scienziato dei dati, una figura professionale complessa e molto richiesta dal mondo del lavoro. Come sistema di ricerca toscano stiamo provando a creare data scientist attraverso un master annuale qui a Pisa".

La data science secondo l'Istat

Intervista Alleva

In rete c’è una vera e propria miniera di dati, che negli ultimi anni ha attirato l’attenzione degli istituti di ricerca di tutto il mondo. In Italia l’Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica, sta guardando con molto interesse alle potenzialità racchiuse nei big data, le tracce digitali che lasciamo in rete in grande quantità.
Abbiamo intervistato Giorgio Alleva, presidente dell’Istat, intervenuto a Pisa durante la presentazione del master in Big Data Analytics e Social Mining dell’Università di Pisa.
“I big data sono al centro del dibattito internazionale. Si tratta di una grande sfida per gli istituti nazionali di statistica”, ha dichiarato.

L'articolo integrale è uscito sulla rivista Micron

I progetti degli studenti - La galleria dei colori

Gallery Arts

Un gruppi di studententi dell'edizione 2015 del Master in Big Data ha provato a rappresentare l'utilizzo dei colori nellle opere d'arte nel tempo. 850 anni di colori riassunti in un poche ed efficaci visualizzazioni, per scoprire che a seconda dell'epoca storica gli artisti hanno privilegiato certe cromìe: "Per esempio si può notare che il blu tende a crescere nel tempo, probabilmente perché costa sempre meno produrlo".

I progetti degli studenti - Il disastro Germanwings

Germanwings

Un gruppo di studenti dell'edizione 2015 del Master in Big Data presenta un progetto di analisi dei tweet scambiati in rete una settimana dopo il disastro aereo della Germanwings, avvenuto lo scorso 24 marzo. "Abbiamo cercato i tweet più retwittati e legato i nomi degli utenti che li avevano postati per primi, ottenendo grafici diversi a seconda delle lingue".

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